Alè mi sono lanciata!!!
E' un periodo che, lo devo ammettere, la voglia di cucinare un pò si è assopita in me forse sarà la primavera o più probabile è che volevo provare a cominciare a correre e quindi il tempo l'ho dedicato molto solo a quello.
Mi piace molto correre, mettersi alla prova ogni volta, cercare il proprio limite e cercare di passarlo, ritrovarsi con altre migliaia di persone con l'obiettivo comune di farsi una bella corsetta rigenerativa...perchè è proprio questo il bello...dopo ci si sente meglio, più vitali!!! e soprattutto soddisfatti di quanto si è appena fatto!!
Purtroppo non ho la fortuna di avere un corpo adatto alla corsa credo e quindi per la seconda volta credo dovrò fermarmi a causa di quei doloretti bastardi alle ginocchia...uffa...che rabbia!
Ma non demordo, a Giugno comincio Bike in acqua e faccio tutti i miei esercizietti specifici per le ginocchia e vedraiiiiiiii se mi fregano un'altra volta!!!
Comunque mi sono dilungata e naturalmente come solo io sò fare ho perso il filo del discorso...volevo dire...ieri sera in preda ai rimorsi per non aver più dedicato molta attenzione alla mia cucina ho deciso! Proviamo a fare la Polenta!!
Bhè ok ho barato clamorosamente devo ammetterlo, non mi sono mica messa a fare quella lunga 2 ore...ho fatto l'istantanea....era la prima volta daiii per questa volta passi!
Comunque ho fatto un sugo di salsiccia divino cotto per almeno 1 oretta quindi ho compensato!!
Devo dire che è venuta molto buona e saporita!!! A parte che appena ingerita è lievitata e quindi a mezzanotte eravamo ancora a girar per casa ad attendere di riuscire a digerire!! Ma a parte questo piccolo inconveniente era proprio buona.
Quindi 10 e lode alla polenta!!!
...E quando meno te l'aspetti la vita ti sorprende... racconti di un' esistenza semplice sempre alla ricerca del benessere per mente e corpo...
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giovedì 7 maggio 2009
venerdì 6 febbraio 2009
Costaiola in umido!!
Altro punto a suo favore: è SUPERECONOMICO!! Con mezzo chilo di puntine di maiale in pezzi interi (che si fa un attimo a tagliarle a casa ) al costo di circa 3.50 € ci mangiamo tranquillamente in due due volte!!!
Unica nota dolente: è un pò pesantino da digerire essendo cotto molto a lungo nel pomodoro..
Probabilmente nemmeno il colesterolo è contento...ma che ci vuoi fà? è buonissimo e se c'è una cosa che ho capito nella vita è che non si può assolutamente vivere nel grigio dei divieti e delle diete perchè la cucina è una delle migliori maniere per darsi la possibilità di essere felici e soddisfatti!!!
Ma veniamo alla ricetta.
Io rosolo bene la carne con un filo d'olio in tutte le sue parti così da sigillare bene i succhi al suo interno.
Solo dopo aggiungo uno scalogno tritato e sfumo con vino bianco.
Successivamente aggiungo un dado (senza quello non viene bene ve lo assicuro) e tanto tanto pomodoro. Il gioco è praticamente fatto ora non fate altro che lasciarlo sobbollire piano piano per un' abbondante ora. Magari controllate ogni tanto che non si asciughi, aggiungete un mestolo d'acqua nel caso.
Il segreto, uhm sono un pò combattuta se rivelarvelo o no... :-) ...va bhè ve lo dico...quasi a fine cottura, quando vedete che la carne comincia a ritirarsi un pò dall'osso, ( comunque almeno dopo un'ora) aggiungete un goccio di latte!! Non so perchè ma diventa tutto squisito!
Lasciate ancora una mezz' oretta ( credo che più cuoce migliore diventa ) e poi servite!!!
Buon appetito!!
Alla prossima,
Federica
sabato 15 novembre 2008
Ho scoperto le Orecchiette..
Eccomi di nuovo qui, scusate l'assenza ma tra influenza e recupero, il lavoro non mi ha dato un attimo di tregua!!
Stavolta vi parlo della mia ultima scoperta: le orecchiette!! E voi direte che ho scoperto l'acqua calda ma devo ammettere che non le avevo mai provate e che invece ho scoperto essere una pasta molto versatile e buona!
Mi sono quindi sbizzarrita con due diverse ricette sempre con comune denominatore le orechiette.
Versione 1: Pasta al forno stracchino e radicchio
Ingredienti:
1 cipolla bionda
1 radicchio rosso
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
250 ml di brodo
150 gr di stracchino
200 gr di orecchiette
Grana Padano q.b.
sale e pepe q.b.
Preparazione:
Sbucciare la cipolla ed affettarla sottilmente.
Affettare grossolanamente anche il radicchio, mettere in una casseruola l'olio e cuocere la cipolla un paio di minuti finchè non sarà diventata lucida, quindi unire un mestolo di brodo, sale e pepe. Cuocere per 5 minuti coperto.
Trascorsi i 5 minuti scoperchiare ed aggungere il radicchio, cuocere per 2-3 minuti finchè non sarà appssito il radicchio. Dopodichè spegnere e lasciare coperto.
Nel mentre avremo lessato la pasta lasciando bene al dente.
Mettere la pasta in una pirofila, unire un filo d'olio e mescolare.
Aggiungere il radicchio, lo stracchino tagliato a pezzetti e mescolare bene.
Coprire con una abbondante grattuggiata di grana ed infornare sotto il grill a 200° C per 10 minuti.
Servire immediatamente!
Versione 2: Orecchiette con la verza

Ingredienti:
300 gr. di verza
250 gr. di salsiccia
150 gr di fontina
30 gr di parmiggiano
1 cipolla
200 gr. di orecchiette
40 gr. di burro
sale e pepe q.b.
Preparazione:
Il procedimento è pressocchè identico all'altra ricetta, tagliare la cipolla e farla rosolare un paio di minuti, aggiungere la salsiccia e mescolare finchè non sarà ben rosolata.
Aggiungere la verza tagliata a listarelle e farla appassire con il solito mesolo di brodo o anche solo di acqua se dovesse asciugarsi troppo.
Lessare la pasta lasciandola al dente e sistemarla nella pirofila con la verza, tagliare a cubetti la fontina e mescolarla assieme al resto.
Grattuggiarci il parmiggiano sopra ed infornare a i soliti 200° C per circa 10 minuti.
Ecco qui due ricettine semplici, con verdura ( il che non guasta data la lotta continua in casa mia per farne magiare il più possibile a chi di verdura nemmeno vuole sentirne parlare (senza far nomi)!!!) e devo dire GUSTOSISSIME!!!
Adesso invece, data l'ora, è meglio che pensi alla cena...stasera effetti speciali...Maiale alle prugne in agrodolce!!!!
Vi dirò poi come è andata....
Ciao ciao!
Federica
Stavolta vi parlo della mia ultima scoperta: le orecchiette!! E voi direte che ho scoperto l'acqua calda ma devo ammettere che non le avevo mai provate e che invece ho scoperto essere una pasta molto versatile e buona!
Mi sono quindi sbizzarrita con due diverse ricette sempre con comune denominatore le orechiette.
Versione 1: Pasta al forno stracchino e radicchio
Ingredienti:
1 cipolla bionda
1 radicchio rosso
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
250 ml di brodo
150 gr di stracchino
200 gr di orecchiette
Grana Padano q.b.
sale e pepe q.b.
Preparazione:
Sbucciare la cipolla ed affettarla sottilmente.
Affettare grossolanamente anche il radicchio, mettere in una casseruola l'olio e cuocere la cipolla un paio di minuti finchè non sarà diventata lucida, quindi unire un mestolo di brodo, sale e pepe. Cuocere per 5 minuti coperto.
Trascorsi i 5 minuti scoperchiare ed aggungere il radicchio, cuocere per 2-3 minuti finchè non sarà appssito il radicchio. Dopodichè spegnere e lasciare coperto.
Nel mentre avremo lessato la pasta lasciando bene al dente.
Mettere la pasta in una pirofila, unire un filo d'olio e mescolare.
Aggiungere il radicchio, lo stracchino tagliato a pezzetti e mescolare bene.
Coprire con una abbondante grattuggiata di grana ed infornare sotto il grill a 200° C per 10 minuti.
Servire immediatamente!
Versione 2: Orecchiette con la verza
Ingredienti:
300 gr. di verza
250 gr. di salsiccia
150 gr di fontina
30 gr di parmiggiano
1 cipolla
200 gr. di orecchiette
40 gr. di burro
sale e pepe q.b.
Preparazione:
Il procedimento è pressocchè identico all'altra ricetta, tagliare la cipolla e farla rosolare un paio di minuti, aggiungere la salsiccia e mescolare finchè non sarà ben rosolata.
Aggiungere la verza tagliata a listarelle e farla appassire con il solito mesolo di brodo o anche solo di acqua se dovesse asciugarsi troppo.
Lessare la pasta lasciandola al dente e sistemarla nella pirofila con la verza, tagliare a cubetti la fontina e mescolarla assieme al resto.
Grattuggiarci il parmiggiano sopra ed infornare a i soliti 200° C per circa 10 minuti.
Ecco qui due ricettine semplici, con verdura ( il che non guasta data la lotta continua in casa mia per farne magiare il più possibile a chi di verdura nemmeno vuole sentirne parlare (senza far nomi)!!!) e devo dire GUSTOSISSIME!!!
Adesso invece, data l'ora, è meglio che pensi alla cena...stasera effetti speciali...Maiale alle prugne in agrodolce!!!!
Vi dirò poi come è andata....
Ciao ciao!
Federica
domenica 2 novembre 2008
Salsiccia e Fagioli
Connubio che non poteva mancare nel mio blog!
Questa ricettina la faccio spesso d'inverno, al calduccio della propria casa è un piacere cucinare questo tipo di pietanze tanto gustose quanto caloriche!
Ma veniamo a noi...
Ingredienti per 2 persone (sempre quelli siamo!!):
4 salsiccie del tipo luganega
una scatola di faglioli cannellini
passata di pomodoro
1 scalogno
1/2 dado
Procedimento:
Si soffrigge con un goccio d'olio lo scalogno poi si aggiungono subito le salsiccie tagliate a tocchetti di 3/4 cm.
Le si fanno dorare da tutti i lati e si aggiunge il mezzo dado con la passata di pomodoro.
La si fa sobbollire 5 minuti e poi si aggiungono i faglioli.
Dopodichè lo si lascia sobbollire per una ventina di minuti almeno tenendolo coperto e facendo attenzione che non si asciughi (eventualmente aggiungere un goccio d'acqua).
Assaggiare i fagioli in maniera che non rimangano troppo duri e, d'altro canto, non vanno lasciati spappolare.
Mi scuso se non indico misure precise ma dovete sapere che a me piace un pò andare a occhio, assaggiare e correggere, non sono di quelle che dicono "la pasta deve bollire 10 minuti e la fanno bollire esattamente 10 minuti senza nemmeno assaggiarla" , io non li guardo nemmeno i tempi ma vado ad istinto e per fortuna difficilmente sbaglio.
Ricettina finita, provatela, a noi piace tantissimo!
La foto è quella che è dato che l'ho fatta appena cotto e quindi si vede un pò il fumino inviante che annebbia un pochino l'obiettivo.
Spero comunque di aver reso l'idea.
Alla prossima..
Federica
lunedì 27 ottobre 2008
Borlenghi..questi sconosciuti!
Buongiorno a tutti!
Oggi vorrei parlarvi dei Borlenghi che ho mangiato ieri sera a casa dei miei genitori.
Tantissime persone non sanno nemmeno cosa sono proprio perchè sono una prelibatezza caratteristica delle mie origini, l 'Appennino Modenese.
E' un piatto unico, data anche la sua pesantezza nel digerirlo ( vengono conditi solitamente con il lardo), abbastanza semplice da preparare ma per poterlo fare sono d'obbligo le "cottole", piastre con un manico lungo sulle quali versare la "colla" che poi diventerà, nel cuocersi, borlengo.
Sono riuscita a trovare una foto on-line così da farvi capire meglio.
Se vogliamo si possono paragonare alla piadina per la forma circolare ma l'impasto è solo acqua, farina e sale quindi risulteranno molto più sottili della piadina.
Ora provo a darvi il procedimento:
In una ciotola preparate una pastella piuttosto liquida con la farina, aggiungendo l'acqua piano piano ed un pizzico di sale. Una volta pronta la pastella preparate il ripieno tritando uno spicchio d'aglio con un rametto o due di rosmarino, aggiungete un pizzico di sale e mischiate il vostro trito al lardo.
Preparate ora i borlenghi nelle cottole oppure in una padella bassa, meglio se antiaderente, scaldandola bene a fiamma vivace. Prima di colarvi la pastella date una strofinata alla pentola con una patata unta con olio, di modo che risulti leggermente unta.
A questo punto potrete servirvi di un mestolo per versare la pastella facendo attenzione a farla roteare sulla superficie della padella e cercando di ottenere un disco molto sottile, fate cuocere e girate aiutandovi con un coltello dalla punta arrotondata o una spatola, quindi spalmatevi il trito, aggiungete una spolverata di parmigiano e servite.

I borlenghi dovrebbero essere mangiati subito ben caldi perchè dopo perdono molto della loro "magia".
Consiglio a tutti di provarli perchè sono buonissimi, sia morbidi che secchi, sono una prelibatezza che ora fanno costare caro al ristorante ma che una volta era "pane quotidiano" dei nostri nonni che non avevano molto da sperperare!
Oggi vorrei parlarvi dei Borlenghi che ho mangiato ieri sera a casa dei miei genitori.
Tantissime persone non sanno nemmeno cosa sono proprio perchè sono una prelibatezza caratteristica delle mie origini, l 'Appennino Modenese.
E' un piatto unico, data anche la sua pesantezza nel digerirlo ( vengono conditi solitamente con il lardo), abbastanza semplice da preparare ma per poterlo fare sono d'obbligo le "cottole", piastre con un manico lungo sulle quali versare la "colla" che poi diventerà, nel cuocersi, borlengo.
Sono riuscita a trovare una foto on-line così da farvi capire meglio.
Se vogliamo si possono paragonare alla piadina per la forma circolare ma l'impasto è solo acqua, farina e sale quindi risulteranno molto più sottili della piadina.
Ora provo a darvi il procedimento:
In una ciotola preparate una pastella piuttosto liquida con la farina, aggiungendo l'acqua piano piano ed un pizzico di sale. Una volta pronta la pastella preparate il ripieno tritando uno spicchio d'aglio con un rametto o due di rosmarino, aggiungete un pizzico di sale e mischiate il vostro trito al lardo.
Preparate ora i borlenghi nelle cottole oppure in una padella bassa, meglio se antiaderente, scaldandola bene a fiamma vivace. Prima di colarvi la pastella date una strofinata alla pentola con una patata unta con olio, di modo che risulti leggermente unta.
A questo punto potrete servirvi di un mestolo per versare la pastella facendo attenzione a farla roteare sulla superficie della padella e cercando di ottenere un disco molto sottile, fate cuocere e girate aiutandovi con un coltello dalla punta arrotondata o una spatola, quindi spalmatevi il trito, aggiungete una spolverata di parmigiano e servite.

I borlenghi dovrebbero essere mangiati subito ben caldi perchè dopo perdono molto della loro "magia".
Consiglio a tutti di provarli perchè sono buonissimi, sia morbidi che secchi, sono una prelibatezza che ora fanno costare caro al ristorante ma che una volta era "pane quotidiano" dei nostri nonni che non avevano molto da sperperare!

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