lunedì 4 novembre 2013

Il rientro al lavoro...

Ciao ragazze!
Questo post è programmato, vuol dire che ora che sto scrivendo sono a casina in tutta tranquillità ma quando voi lo leggerete io sarò rientrata in ufficio dopo 8 mesi di maternità.
Il rientro al lavoro dopo tanto tempo può non essere facile - ve lo dirò poi ;-) - sicuramente c'è un periodo di assestamento in cui abituarsi ai nuovi ritmi dettati dalla fusione delle responsabilità ed orari del piccolo al lavoro.
Dovremo saper organizzarci al meglio per non far mancare nulla al pupo... brodini e pappe in primis.
Io mi sono ormai abituata a preparargli il brodo vegetale e di carne, gli omogeneizzati di frutta e di carne fatti in casa, il passato di verdure...insomma un pò tutto quel che serve.
Ho deciso di fare il più possibile io per due motivi: il risparmio (inutile fare gli sbruffoni, gli omogeneizzati costano) e voler essere al 100% sicura degli ingredienti utilizzati.
Dove non arrivo io compro biologico.
Ma di questo magari ne parliamo in separata sede.
Torniamo all'argomento principe: il rientro al lavoro.
Prima di rimanere incinta ho sempre detto che avrei voluto stare il più possibile a casa con il mio bimbo addirittura il mio sogno sarebbe stato di poter stare a casa con lui i primi anni della sua vita.
Ho sempre pensato con terrore all'idea di non potermene occupare io di mio figlio e di perdermi così gran parte dei suoi progressi.
Poi è nato...e ho cominciato ad occuparmene realmente e, a distanza di quasi otto mesi, posso dirvi con tutta franchezza che mi manca il lavoro, mi serve tornare al lavoro.
Non per questo penso di essere una cattiva madre anzi; passare 24 ore su 24 con un neonato può diventare sfiancante, può fare innervosire e può farci sentire non più così tanto parte del mondo là fuori.
Così va a finire che le ore passate con il vostro bambino sono sì di quantità ma non di qualità.
Sento il bisogno di dovermi occupare di altro, del mio lavoro (che mi è sempre piaciuto e che ho sempre fatto al meglio delle mie capacità), di uscire di casa e sentirmi libera. Non che mio figlio mi tenga in prigione.
Chissà se qualcuna riesce a capire quello che cerco di dire,  non fraintendete vi prego, mio figlio è la cosa più bella che ho fatto (non è una frase fatta, per me è realmente così) e senza di lui morirei ma proprio per passare tempo di qualità con lui, proprio per apprezzare quel tempo e godermelo realmente ho bisogno di avere anche altro da fare, ho bisogno di sentire la sua mancanza.
Poi sono sicura che sarà ancora più dura ,doversi alzare presto la mattina anche dopo notti insonni e dover avere la mente lucida per portare a termine i propri compiti, programmare ed organizzare pranzi e cene di tutti in anticipo, fare spese super voleci per poter essere a casa al più presto da lui.
Ma volete mettere la soddisfazione di rientrare in casa a sera fatta, rientrare nel proprio nido caldo e trovarsi due braccine morbide che non vedono l'ora di abbracciarvi? Io non chiedo di meglio.

Alla prossima


3 commenti:

  1. Ti capisco perfettamente e senza alcun senso di colpa!! Come te ho sempre preparato io gli alimenti, dall'inizio dello svezzamento.
    E poi il rientro al lavoro. Ammetto di essere fortunata: il mio lavoro mi piace! Ma dopo i 4 mesi di maternità più tutte le ferie arretrate, al settimo mese del piccolo sono rientrata nel mondo reale...e devo dire che già il primo giorno mi sentivo rinata! Adoro i miei figli, ma anche lavorare significa fare qualcosa per loro (la spesa non arriva a casa gratis ^_^), e tanto basta: uno spazio per ciascuno, senza trascurare nessuno! Buon lavoro, allora!!! Raccontaci poi come è andata!

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  2. C'è un piccolo premio per te nel mio blog! ^^

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